venerdì 22 ottobre 2010

la mia cena...





Ho letto questo libro, letto, ascoltato, mangiato, bevuto. Mi piace questo modo di vivere la cucina mescolata alla musica e al buon bere. Sì ti viene voglia di mettere la padella sul fuoco e sentire lo sfregolio dell'olio. food sound system

La settimana scorsa avevo messo in frigo un tartufo estivo.Cosa mangio stasera per cena? Esco compro due uova,spinaci... Non ho tante cose da bere in casa ma ho un vino di gran classe regalatomi dal mio amico Stephan un Blanc de Noir (spatburgunder) un delizioso bianco tedesco, parte la voce graffiante Solitude Malia... ft Billie Holiday

buon appetito


La mia cena...

Uova al tegamino con tartufo e spinacini


Ingredienti per 1 persona

2 uova fresche

tartufo quanto basta

spinaci 200 gr

sale

burro


preparazione

Mettere in una padella antiaderente una noce di burro aggiungere gli spinaci e fateli appassire. Una volta appassiti rompere sopra gli spinaci le uova fateli cuocere con un coperchio. Togliere il tutto dalla padella mettere in un bel piatto e grattate sopra il tartufo.

mercoledì 20 ottobre 2010

l'autunno vien mangiando


L'autunno vien mangiando...


La tavola si fa ricca, l'autunno porta con sé i frutti che scaldano il corpo e l'anima. Si raccolgono i frutti che l'estate ha maturato, pieni di colore, calore, energia...la fantasia in cucina prende la mano, riesce ad esprimere il meglio di sé. Dopo l'estate i primi freddi resuscitano la voglia di cibi caldi, cucinati, mescolati per attutire i primi freddi. Solo alcuni: fichi, uva, castagne, funghi, cachi, mele, melograni, olive....frutti caldi pieni di calore. Usati freschi, essiccati, spremuti, trasformati per la dispensa invernale.

Spesso associo alla raccolta di alcuni di questi frutti la vendemmia, la raccolta delle olive a riti sempre legati al cibo, che ogni anno si ripetevano nelle pause per mangiare. Nelle catane di chi lavorava in cantina c'erano: baccalà sfilettato, aringhe, la mortadella...il filone di pane sciapo... nei frantoi c'era sempre il camino acceso (anche oggi) dove c'è sempre qualcuno che tiene la brace abbondante per poter bruscare il pane, tenere al caldo nel coccio i fagioli affogati nel olio...

Ogni stagione la terra ci da i suoi frutti, mi sento una privilegiata a riconoscerli grazie alla cultura contadina che mi porto dietro. Ho sempre pensato fosse normale sapere che i peperoni ci sono d'estate, i cavolfiori d'inverno...invece mi rendo conto che non è così. Oggi dal fruttivendolo, nei supermercati trovi tutto, tutto proviene da altrove, da luoghi in cui ora c'è il sole e niente zuppe di castagne o zucca. Mangiare seguendo la stagionalità è importante (non lo dico io) l'autunno mediterraneo mi ispira così tanto che corro in cucina a far fumare pentole e tegami.